IL SALTO CON L’ASTA: TECNICA E DISCIPLINA

L’ARTE DEL VOLO

Il salto con l’asta rappresenta una delle discipline più affascinanti e tecnicamente complesse dell’atletica leggera. Unisce velocità, forza, agilità e precisione in un gesto atletico che sfida la gravità e permette all’atleta di librarsi a oltre 6 metri da terra.

LE FASI DEL SALTO

LA RINCORSA

La base di un buon salto inizia da una rincorsa efficace. L’atleta percorre la pista di circa 40-45 metri, accelerando progressivamente fino a raggiungere la massima velocità controllata. Durante questa fase, l’asta viene trasportata in posizione orizzontale, con le braccia estese in avanti. La velocità e il ritmo della rincorsa sono fondamentali: ogni atleta sviluppa un pattern personale, generalmente composto da 16-20 passi, calibrati con precisione millimetrica.

L’IMBUCATA

Il momento dell’imbucata rappresenta un passaggio cruciale. L’atleta deve posizionare l’estremità dell’asta nella cassetta di imbucata (un incavo nel terreno) con assoluta precisione, mentre il corpo continua la sua corsa in avanti. In questa fase si inizia la trasformazione dell’energia cinetica orizzontale in energia potenziale verticale. Le mani dell’atleta si trovano sollevate sopra la testa, con la mano superiore che guida il movimento.

LA PRESENTAZIONE E LO STACCO

Immediatamente dopo l’imbucata, l’atleta effettua un potente stacco con il piede, mentre solleva il bacino e spinge il petto in avanti. La presentazione dell’asta avviene simultaneamente, con le braccia che estendono l’attrezzo verso l’alto. Questa fase richiede una coordinazione perfetta: un errore di timing anche minimo può compromettere l’intero salto.

LA FASE DI SOSPENSIONE

Dopo lo stacco, l’atleta entra nella fase di sospensione. L’asta inizia a piegarsi sotto il peso e la forza dell’atleta, immagazzinando energia potenziale. Il corpo dell’atleta si trova in una posizione estesa, con le gambe che seguono un movimento pendolare. In questa fase, la forza della parte superiore del corpo è fondamentale per mantenere la posizione corretta.

L’INVERSIONE

Man mano che l’asta si flette, l’atleta deve eseguire un’inversione, ruotando il corpo in modo che i piedi puntino verso l’alto e la testa verso il basso. Questa rotazione richiede una notevole forza addominale e dorsale, oltre a un perfetto senso dell’orientamento spaziale.

L’ESTENSIONE DELL’ASTA

L’asta, dopo aver raggiunto il massimo della flessione, inizia a distendersi, rilasciando l’energia accumulata e proiettando l’atleta verso l’alto. In questa fase, l’atleta deve coordinarsi con il movimento dell’attrezzo, assecondandone l’estensione per massimizzare l’altezza.

IL VALICAMENTO

Nel momento in cui l’atleta raggiunge la massima altezza, deve eseguire un movimento di rotazione per valicare l’asticella. Il corpo si gira verso l’asta, con le gambe che superano per prime l’asticella, seguite dal bacino e infine dal busto e dalle braccia. In questa fase, la tecnica e la flessibilità sono determinanti per evitare di abbattere l’asticella.

LA CADUTA

Dopo aver superato l’asticella, l’atleta lascia l’asta e si prepara alla caduta sul materasso. La caduta viene eseguita sulla schiena, con le braccia allargate per stabilizzare il corpo durante l’impatto con il materasso.

L’ATTREZZATURA

L’ASTA

Le aste moderne sono realizzate in fibra di vetro o carbonio, materiali che offrono un eccellente rapporto tra leggerezza, resistenza ed elasticità. Ogni asta è caratterizzata da lunghezza (generalmente tra 4 e 5,30 metri), rigidità e peso massimo supportato. La scelta dell’asta dipende da vari fattori: peso dell’atleta, velocità di rincorsa, tecnica e altezza da superare.

LA CASSETTA DI IMBUCATA

Posizionata all’inizio della zona di caduta, la cassetta di imbucata è una struttura incassata nel terreno che accoglie l’estremità dell’asta durante il salto. Le sue dimensioni e inclinazione sono regolamentate con precisione dalle norme internazionali.

L’ASTICELLA E I RITTI

L’asticella, posizionata su supporti regolabili chiamati ritti, rappresenta l’ostacolo da superare. Realizzata in materiale leggero e flessibile, deve cadere facilmente se toccata, per evitare infortuni agli atleti.

IL MATERASSO

Il materasso di caduta, di dimensioni ampie e spessore considerevole, garantisce una caduta sicura anche da grandi altezze.

ALLENAMENTO E PREPARAZIONE

La preparazione di un saltatore con l’asta è complessa e multidisciplinare:

  • Allenamento di forza: fondamentale per sviluppare la potenza necessaria nelle braccia, spalle, addominali e dorso.
  • Allenamento di velocità: essenziale per generare la massima energia cinetica durante la rincorsa.
  • Allenamento tecnico: ore dedicate alla ripetizione del gesto tecnico, spesso con l’ausilio di video analisi.
  • Preparazione mentale: la visualizzazione e la concentrazione sono componenti cruciali in una disciplina dove la precisione e il coraggio sono determinanti.
  • Ginnastica: molti saltatori integrano elementi di ginnastica artistica nella loro preparazione, per migliorare la propriocezione e la gestione del corpo in aria.

EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA

Il salto con l’asta ha origini antiche, ma ha conosciuto una radicale evoluzione nel XX secolo. Dal bambù alle aste in alluminio, fino alle moderne aste in fibra, ogni innovazione tecnologica ha permesso di superare limiti precedentemente considerati invalicabili. Parallelamente, la tecnica si è evoluta, con l’introduzione dello stile Petrov negli anni ’60 che ha rivoluzionato l’approccio alla disciplina.

Oggi, i migliori atleti al mondo superano regolarmente i 6 metri, con il record mondiale maschile che si attesta a 6,25 metri (stabilito da Armand Duplantis nel 2024).

Il salto con l’asta rimane una delle discipline più spettacolari e tecnicamente affascinanti dell’atletica leggera, dove scienza, tecnologia e capacità atletiche si fondono in un gesto di straordinaria bellezza.